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La Magia de finibus terrae

Il Capo di Leuca è una terra ricca di storia, arte, cultura, tradizioni e mare che impreziosisce ancora di più quelle coste frastagliate e spioventi, quella sabbia dorata e finissima, quella terra generosa fatta di ulivi secolari e tanti buoni frutti.

Ogni paese, ogni frazione, ogni borgo è un piccolo gioiello che racconta di tanti anni di storia, di invasioni, di lotte, di civiltà succedutesi ma anche dell’orgoglio della gente che conserva, nonostante tutto, quell’eredità culturale e quel patrimonio folkloristico avuto in eredità.

Peculiarità di questo territorio è il suo mare, la sua bellezza, il suo mistero, i suoi tesori, la sua forza. Emozioni infinite si susseguono alla vista dell’immensa distesa di acqua che sa essere paca e dolce, tempestosa e ribelle. Proprio da questo avvicendarsi di flutti, risacche e maree che vengono alla luce, a volte sospese tra la terra e il cielo, a volte tutte inabissate, le spelonche che costeggiano il territorio. Da est ad ovest, in barca, a piedi o a nuoto si possono ammirare, in tutta la loro bellezza, pregnanti di storia, di secoli e di leggende, le grotte scavate dalla furia del mare e dall’uomo lungo tutto il litorale dal ponte Ciolo a Punta Meliso, estremo lembo d’Italia a Santa Maria di Leuca.

 

Itinerario

L’hinterland di Santa Maria di Leuca è ricco di monumenti e storia, in un paesaggio suggestivo, tra gli olivi dorati e l’azzurro intenso del mare. Il nostro itinerario culturale-religioso ci porta sulle tracce di San Pietro. Dopo la croce pietrina sul viale della Basilica-Santuario un’altra testimonianza del passaggio dell’apostolo nel Salento la troviamo a Giuliano di Lecce (fraz. di Castrignano del Capo) dove in periferia, si può visitare una chiesa semi-diroccata dedicata al Santo. Nel paese c’è inoltre da vedere il Castello e il menhir, in un centro storico tutto medievale.

Da Giuliano a Barbarano (fraz. di Morciano di Leuca) il passo è breve. In questo piccolo abitato si trova il complesso di Leuca piccola del Belvedere, che costituiva l’ultima tappa dei pellegrini diretti alla Madonna di Leuca. Negli ampi sotterranei, con tre pozzi, i fedeli trovavano ristoro ed ospitalità per riaquistare le forze e riprendere il cammino.

La tappa successiva, dista pochi chilometri, San Dana (fraz. di Gagliano del Capo) per raccontarvi la storia dei monaci basiliani, che giunti dall’Oriente bonificarono queste terre e diffusero la cultura e la letteratura. Tutto il territorio è ricco di grotte che testimoniano il loro passaggio; la più importante è la Cripta di Sant’Apollonia. Scavata nella roccia, ha un pilastro centrale che sostiene la volta e una cella dove il monaco dormiva vestito. Altre grotte si possono visitare nelle campagne di Castrignano del Capo.

Due importanti monumenti, tappa obbligata dei turisti, sono la Centopietre e la Chiesa di San Giovanni a Patù. La centopietre è monumento nazionale di seconda classe. Sulle sue origini solo ipotesi, certamente molti i legami con l’antica città di Vereto che sorgeva sulla collina di Patù. Dalla distruzione di questa città e di quella di Leuca, nel decimo secolo, sono sorti i comuni del Basso Salento. Di fronte alla Centopietre si trova la chiesa di San Giovanni Battista in stile romanico-bizantino. Al suo interno sono conservati alcuni affreschi e un cippo funebre; anche questa chiesa è monumento nazionale.

Nella strada di ritorno per Santa Maria di Leuca troviamo Castrignano del Capo. In questo paese vi segnaliamo il Borgo Terra, con le piccole viuzze e le case a corte. Da Castrignano il faro di Leuca è ben visibile e ci guiderà sulla strada del ritorno alla Basilica-Santuario della Madonna di Leuca.

Meritano attenzione, soprattutto per chi è appassionato, anche i monumenti della civiltà contadina, sparsi nelle campagne. Sono i trulli, i muri a secco, le aie, le colombaie, che ci raccontano la vita delle famiglie contadine nel secolo scorso.

Per chi ama conoscere il territorio, il Capo di Leuca è uno scrigno di tesori e non ci si annoia mai.

Buon Viaggio.